sabato 26 maggio 2012

Merlo Acquaiolo ... il folletto dei torrenti !

Girovagando per l'appennino preso dalle mie molteplici passioni ho avuto l'occasione ed il piacere di poter osservare una coppia di Merli Acquaioli ( cinclus -cinclus) prima che iniziasse la stagione riproduttiva. Molti non conoscono questa specie di passeriforme e devo dire che anche io l'ho ignorato fino a che un giorno incontrato quasi percaso grazie ad un amico pescatore, questo folletto è riuscito a catalizzare la mia attenzione e curiosità grazie alle sue particolarissime attitudini.

Merlo acquaiolo ( cinclus cinclus ) appennino tosco emiliano



Poterlo osservare anche da lontano è davvero una esperienza bellissima. Innanzitutto occorre evidenziare che il il Merlo acquaiolo è l'unico passeriforme capace di immergersi nell'acqua e di nuotare. Si avete capito bene ...lui può nuotare ed è capace anche di camminare sul fondo dei torrenti. In pratica è una creatura che può volare camminare e nuotare. Come dicevo il Merlo Acquaiolo fa parte dell'ordine dei Passeriformi ed è facilmente riconoscibile grazie al suo segno distintivo principale ...il petto bianco.



Merlo acquaiolo ( cinclus cinclus ) appennino tosco emiliano




Fuori dal periodo riproduttivo le sue attività principali sono la ricerca di cibo ed il riposo. Ama sostare e riposare sui massi dei torrenti dedicandosi alla pulizia e all'impermeabilizzazione del piumaggio che avviene grazie ad una particolare ghiandola che produce un sebo che lui sparge sulle piume col becco.






Il Merlo acquaiolo si ciba preferibilemente di insetti acquatici di larve molluschi e vermi che cattura sul fondo  dei corsi d’acqua ma non disdegna nemmeno piccoli pesciolini come riprodotto nella fortunata foto seguente. Curiosamente ha una alimentazione molto simile a salmonidi come le trote e con loro condivide gli habitat pur essendo un uccello. Anche per questo è ottimo indicatore della qualità delle acque che popola.






Di creature particolari ce ne sono tante nella nostra bella regione ma questa credo meriti i primi posti della classifica per bellezza habitat ed abitudini. Vedere un passeriforme nuotare tuffarsi immergersi anche per una trentina di seconda è qualcosa di emozionante e non usuale.







Viva il Merlo Acquaiolo folletto dei nostri torrenti  !


domenica 13 maggio 2012

Caprioli e nuove nascite ...

E' appena iniziato il periodo delle nascite per il Capriolo ed a ruota inizierà quello del Cervo e del Daino . Questo per loro è un periodo molto delicato ed importante quindi anche chi ama osservarli o fotografarli in natura dovrà avere qualche accorgimento in più. Le femmine proprio in questi giorni stanno portando a termine la gestazione e abbandonati i componenti del nucleo familiare cominciano a selezionare e preparare il luogo del parto. I maschi adulti invece continuano in solitaria le loro abitudini giornaliere ( i soliti uomini direbbe mia moglie ! )

Capriolo maschio adulto ( appennino pratese )



Le femmine in questo periodo sfoggiano i loro bei pancioni facilmente visibili anche nei difficili e intricati habitat che amano frequentare per cibarsi . Ed è proprio in questi ambienti che la femmina potrebbe decidere di creare il giaciglio per il parto.

Capriolo femmina alla ricerca di cibo ( appennino pratese )
Capriolo femmina che si ciba di germogli




Ma lo scopo di questo post vuole essere anche quello di avvertire ed informare più persone possibile sul rischio che corrono i nuovi nati nel caso in cui questi vengano trovati da persone che possano pensare all'abbandono da parte della madre. Il cucciolo spesso vi puo' apparire in questo modo... bello e tenerissimo, cosi l'istinto potrebbe portarvi ad avvicinarvi troppo o ancora peggio ad accarezzarlo o prenderlo in braccio.

Cucciolo di Capriolo che ho trovato lo scorso anno durante una battuta a funghi ( appennino pratese )





Mi raccomando di non farlo per nessun motivo. Non toccateli mai perchè allora si che l'abbandno sarebbe certo. Solo se il piccolo fosse ferito o visibilmente sofferente allora può essere opportuno prelevarlo e portarlo al più vicino centro di recupero ma se il cucciolo gode di buona salute state certi che la madre è li nei dintorni che vi osserva e appena ve ne sarete andati si riprenderà cura del piccolino. Questo è un volantino del Centro tutela fauna Monte Adone (Bologna) creato per essere esposto nelle zone frequentate da escursionisti fungaioli etc etc  Se lo tocchi lo condanni .... chi volesse farà una cosa molto utile stampandolo e ponendolo all'attacco di sentieri particolarmente frequentati.


Solo lei in questo delicatissimo momento sa come trattare i suoi piccoli .










giovedì 3 maggio 2012

Cervi a Primavera ...

" Io rinascerò ... Cervo a Primavera " cantava il grande Cocciante ...ed ignorando la facile ironia sulle mie corna :-) da parte di alcuni simpatici amici che sanno di questa  passione devo dire che
mai titolo di post fu più azzeccato per descrivere il particolare momento biologico di questi animali. In pratica ogni Cervo maschio ha una sua particolare "rinascita" durante la stagione primaverile.

Molti non sanno infatti che questi animali ogni anno rinnovano i loro palchi. Il Cervo adulto perde le sue vecchie stanghe generalmente fra il mese di Febbraio e Marzo mentre i giovani ritardano un pò la "gettata" fino al mese di Aprile. Subito dopo la caduta ricrescono le nuove stanghe ricoperte da un tessuto epidermico molto particolare, il " velluto " che rende il palco bellissimo e lo protegge durante l'ossificazione. Una volta che l’ossificazione è completata generalmente nel mese di Agosto il velluto muore e si stacca ed il palco prende il suo aspetto più conosciuto.


Cervo Maschio adulto fotografato qualche gg fa con spledido palco in velluto ( appennino pratese )


Nella foto sopra è ritratto un maschio adulto con palco gia in avanzato stato di crescita per il periodo mentre sotto un maschio giovane ( subadulto ) fotografato lo stesso giorno con il nuovo palco ancora molto
indietro rispetto al precedente.

Cervo maschio che ha perso il suo palco da pochi giorni ( appennino pratese )



Mi sono appassionato a questa specie da non molto tempo. Ho imparato a conoscere le loro abitudini grazie ad alcuni amici appassionati quanto e forse
più di me. Grazie a loro ho imparato tante cose sulla biologia dei Cervi appenninici, il resto lo hanno fatto i cervi ed il bosco dai quali ho attinto l'esperienza sul campo necessaria per poterli avvicinare e fotografare cercando sempre di avere la massima attenzione a non disturbarli . Fra i tanti animali "nostrani" che ho avuto la fortuna di incontrare il Cervo per me è sicuramente
il più interessante e il più affascinante data la sua innata eleganza e fierezza .


Cervo maschio incuriosito dai "click" della mia reflex




Ora i nostri amici ungulati devono approfittare della fine della siccità e nutrirsi nei (finalmente) verdi e rigogliosi pascoli che purtroppo nel nostro appennino non sono poi cosi numerosi.






La loro principale attività adesso è quella di brucare a più non posso per avere la massima forma nella prossima stagione riproduttiva .


Cervo maschio intento a brucare ... si nota il particolare velluto che ricopre il nuovo palco




Poi reinizierà tutto di nuovo da capo ...altro giro...altro palco ....